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SOCIOLOGIA DELLA MUSICA

Il corso, insegnato nel percorso di Musica della Laurea Magistrale in “DAMS Teatro, Musica, Danza”, pone al centro della riflessione l’ecologia dei suoni, approfondendo il tema delle forme di inquinamento acustico che attraversano la nostra quotidianità. Partendo dal concetto di soundscapes, intende analizzare la possibile dimensione ecologica dei suoni in generale e delle musiche in particolare. Inoltre, propone il concetto di io sonoro per sottolineare la relazione tra musiche, suoni e soggettività

Nella sua forma più tradizionale la sociologia della musica ha avuto come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società, nel duplice significato di “music/sonic agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. Il corso, che coniuga la riflessione sociologica più tradizionale su questi temi con quella più innovativa, si compone di quattro parti. La prima fornisce agli studenti e alle studentesse gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio, mettendo a tema il concetto di paesaggi sonori e di colonne sonore del quotidiano. Nella vita quotidiana, infatti, la musica può funzionare come dispositivo mnemonico, emotivo e cognitivo, precostruendo per noi mondi, entro i quali siamo chiamati a fare esperienza. Ci sono canzoni che hanno contribuito alla difesa dei diritti civili nel mondo; altre che hanno segnato un’epoca storica e/o politica. In particolare, si affronta in questa parte del corso la questione del rapporto tra musica e memoria individuale, tra musica e memorie collettive (ad esempio, in relazione ai movimenti sociali). Un focus particolare concerne la composizione sonora dei traumi culturali di una collettività. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali. In particolare, problematizza il rapporto tra genio, etnia, gender e classe sociale. La terza parte mette a tema il rapporto tra musica e processi educativi, sottolineando come la musica possa divenire una risorsa fondamentale per i processi di apprendimento soprattutto nelle pedagogie non tradizionali. In questa parte si analizzano anche le potenzialità terapeutiche della musica, evidenziate e documentate dalle ricerche di musicoterapia. I suoni e le musiche possono, infatti, contribuire efficacemente alla cura di traumi, di malattie degenerative e, persino, di contesti istituzionali e spazi sociali più ampi. La quarta parte del corso, infine, affronta le questioni connesse ai mutamenti della produzione e della fruizione musicale legati alla diffusione delle piattaforme digitali e considera i processi emergenti di potenziale colonizzazione e creolizzazione dell’immaginario sonoro e musicale, con un particolare riferimento ai concetti di soundscape e di sonic agency.

Questo corso permette agli studenti e alle studentesse di acquisire competenze specifiche in relazione ai processi istituzionali e sociali che sottendono alla produzione dei significati musicali nell’intersezione tra processi di produzione e di fruizione. Inoltre, gli studenti e le studentesse acquisiscono le competenze teoriche ed empiriche per analizzare le dinamiche sociali ed istituzionali che rendono la produzione musicale possibile in relazione da una parte all’intreccio tra tecnologie e processi creativi e, dall’altra, al forte impatto che le piattaforme digitali hanno sui processi di fruizione. Infine, acquisiscono sia maggiori competenze nell’individuazione delle varie forme di sonic agency, sia una maggiore consapevolezza rispetto all’impatto dei differenti soundscapes che attraversano nella vita quotidiana.