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INTERESSI DI RICERCA

Dal 1990 al 1998 ha svolto attività di ricerca di tipo qualitativo in Italia e all’estero, partecipando a ricerche nazionali sui temi di sociologia dell’arte, sociologia del teatro e sociologia dei musei. Ha partecipato in qualità di assistente di ricerca a progetti internazionali – con finanziamento della Comunità europea – sulle politiche ambientaliste, sulla percezione pubblica delle questioni climatiche e sui temi della sostenibilità in Europa. In quel periodo si è occupata inoltre di disagio giovanile (con una ricerca finanziata dal Comune di Pieve Emanuele), di dispersione scolastica e, infine, di rappresentazioni di genere nei media, al fine di contrastare il razzismo e il sessismo delle immagini, giungendo a proporre il concetto di “inquinamento visuale”.

Dal 1999 ad oggi ha svolto prevalentemente ricerca su temi legati ai memory studies, con particolare riferimento alle memorie pubbliche delle vittime dei terrorismi italiani ed internazionali. Ha inoltre indagato le tematiche della sostenibilità politica e sociale delle memorie di eventi altamente traumatici e dell’applicabilità di un approccio ecologico in grado di favorire i processi di rielaborazione collettiva dei traumi individuali, collettivi e culturali. Inoltre, ha svolto numerose ricerche legate ai temi della art sociology e dei museum studies, con riferimento anche all’impiego delle nuove tecnologie per la fruizione museale, soprattutto durante il lockdown dovuto alla pandemia da Covid. Ha fatto ricerca anche su temi legati alla music sociology, occupandosi in particolare di soundscapes e di acoustic past.

Dal 2018 si occupa di tematiche relative all’applicazione dei concetti di sostenibilità sociale e di ecologia profonda applicandoli ad un’ecologia del quotidiano, che mette a tema da una parte le conversazioni e le loro eventuali patologie, introducendo il concetto di “eco-parole (eco-words, 2023), dall’altra il flusso del pensare e le eventuali forme di pensiero inquinante, introducendo il concetto di “eco-pensieri” (eco-thoughts, 2024). Si occupa da sempre di gender studies, con un focus specifico relativo all’impatto dell’immaginario mediale nelle narrazioni individuali e collettive delle identità di genere. In particolare, ha fatto ricerche sull’impatto sociale e culturale della serialità televisiva e delle pubblicità, proponendo di introdurre il concetto di “eco-visioni” (2023).

Dal 2022 svolge ricerca sulle memorie individuali, collettive e pubbliche delle diaspore e dei fenomeni migratori, con un interesse specifico alle modalità narrative offerte dai codici estetici e dalle pratiche artistiche.